La “Casa dei risvegli Luca De Nigris” è una struttura innovativa dedicata alla riabilitazione, formazione e ricerca nel campo delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA), con particolare riferimento ai Disordini della Coscienza (DOCs).
L’Azienda Usl di Bologna e l’associazione onlus “Gli Amici di Luca” concordano gli obiettivi da perseguire.
Adotta un modello nel quale gli assistiti non sono considerati “malati” ma persone con alto bisogno di assistenza e di riabilitazione.
Intende offrire all’utenza ed ai loro familiari uno standard elevato di qualità dell’accoglienza ed ospitalità ed un continuo miglioramento. A tal fine la UOC di Medicina Riabilitativa e l’Associazione “Gli Amici di Luca” hanno concordato specifiche modalità di consultazione e di condivisione per l’analisi del processo di accoglienza e permanenza nella struttura, per l’analisi della qualità percepita e per la verifica periodica del “Progetto di Struttura”.
Le finalità sono:
realizzare una offerta assistenziale specializzata per il paziente slow to recover;
assicurare un ottimale livello di osservazione, cura e riabilitazione del paziente ma anche di aiuto alle famiglie nella fase riabilitativa;
promuovere l’integrazione fra Azienda Sanitaria e Associazione di Volontariato nei processi di riabilitazione e ricerca;
applicare un setting non tradizionalmente ospedaliero per degenze prolungate.
Gli impegni sono:
Eguaglianza ed imparzialità nel trattamento.
Rispetto della privacy e delle convinzioni religiose o filosofiche.
Tutela della dignità personale.
Assistenza alle funzioni di base del paziente.
Assistenza riabilitativa intensiva e personalizzata.
Assistenza neuropsicologica, psicologica e sociale.
Integrazione tra progetto clinico, riabilitativo, psicologico e sociale.
Ospitalità e comfort del familiare durante il periodo di riabilitazione.
Informazione, formazione e assistenza psicologica alla famiglia.
Coinvolgimento della famiglia nella pianificazione e gestione del progetto assistenziale e degli obiettivi riabilitativi.
Consegna alla famiglia di conoscenze e competenze per l’assistenza a domicilio.
Aiuto al recupero dell’identità e della storia personale del paziente e della famiglia e alla ricostruzione di un progetto di vita.
Lavoro in team e per obiettivi.
Integrazione con la rete dei servizi.
Ricerca e miglioramento continuo.
Aggiornamento e formazione continua dei professionisti e dei volontari.